È la notizia che sta scuotendo il mondo del tech e dei viaggi: MSC Crociere ha detto “Basta”. La compagnia di navigazione ha aggiornato il suo Codice di Condotta vietando l’uso degli Smart Glasses (come i popolari Ray-Ban Meta) nelle aree pubbliche delle sue navi.
Ma questa decisione apre un vaso di Pandora che va ben oltre una vacanza in mare. Siamo di fronte a un bivio storico: da una parte la sacrosanta tutela della privacy, dall’altra la libertà tecnologica e l’uso di dispositivi che, per molti, sono diventati protesi indispensabili (anche graduate). Analizziamo cosa sta succedendo e perché, come Ottico Digitale, questa notizia ci tocca da vicino.
La Notizia in Breve: Se sali a bordo di una nave MSC, i tuoi occhiali smart devono restare in cabina. Il divieto si applica a corridoi, ascensori, ristoranti, piscine e aree bambini. Il motivo? Evitare foto e video “rubati” agli altri passeggeri.
Privacy vs Tecnologia: La “Guerra Fredda” degli occhiali
Viviamo in un’epoca paradossale. Siamo costantemente circondati da obiettivi: telecamere di sicurezza, dashcam nelle auto, droni e, soprattutto, smartphone. Ognuno di noi ha in tasca una videocamera 4K pronta a riprendere qualsiasi cosa. Eppure, lo smartphone lo accettiamo. Perché?
La risposta è nella prossemica e nel linguaggio del corpo. Quando qualcuno alza un telefono per fare una foto, lo vedi. Il gesto è palese. Puoi girarti, puoi coprirti, puoi chiedere di smettere.
Con gli Smart Glasses come i Ray-Ban Meta, questo confine crolla. Per scattare una foto o registrare un video basta un tocco sull’asta o un comando vocale: “Hey Meta, scatta una foto”. Non c’è nessun braccio alzato, nessun gesto che avverta i presenti. E qui nasce la paura, legittima, di essere ripresi a propria insaputa mentre si è in costume a bordo piscina o mentre si mangia al buffet.
L’ipocrisia del “Luogo Pubblico”
Qui però entra in gioco la mia considerazione personale. Una nave da crociera, nelle sue aree comuni, è tecnicamente un luogo aperto al pubblico (seppur privato). Se io sono al bar della nave e mi faccio un selfie con il telefono, probabilmente inquadro anche le persone dietro di me. È permesso. Se faccio la stessa cosa con gli occhiali, è vietato.
Non stiamo forse demonizzando lo strumento invece che educare l’utente? Il divieto di MSC è comprensibile dal punto di vista aziendale (evitare lamentele e proteggere i clienti), ma è sostenibile nel lungo periodo? La tecnologia diventerà sempre più piccola e invisibile. Tra 5 anni, le lenti a contatto smart potrebbero fare lo stesso. Vieteremo anche quelle?
“Il problema non è la tecnologia, ma la maleducazione. Vietare lo strumento è la via più facile, ma penalizza chi lo usa correttamente.”
Il paradosso dell’Ottico: Quando l’occhiale è “da vista”
C’è un aspetto che il regolamento di MSC (e di chi seguirà il loro esempio) rischia di sottovalutare, ed è il punto che mi preme di più come professionista della visione.
I Ray-Ban Meta sono occhiali veri. Noi ottici montiamo su queste montature lenti graduate, progressive, fotocromatiche. Per molti clienti, quello smart è l’unico paio di occhiali da sole graduati che possiedono, o addirittura l’unico occhiale da vista principale.
Immaginate un passeggero miope che ha speso 900€ per i suoi Ray-Ban Meta graduati. Sale sulla nave e gli viene detto che non può indossarli al ristorante. Cosa deve fare?
- Toglierli e non vedere cosa ha nel piatto?
- Essere costretto a comprare un secondo paio di occhiali “analogici” solo per la vacanza?
Qui il confine tra gadget tecnologico e protesi medica diventa sottilissimo. Vietare un dispositivo medico perché potrebbe scattare una foto è un precedente pericoloso. Sarebbe come vietare gli smartwatch ai cardioclematici perché possono ricevere notifiche rumorose al cinema.
Come funzionano davvero i Ray-Ban Meta? (Guida Tecnica)
Per capire se la paura è giustificata, bisogna conoscere la tecnologia. Molti pensano che questi occhiali siano strumenti da 007 che registrano h24. Non è così. Ecco 7 domande frequenti che ci fanno spesso in negozio, con i link per approfondire i modelli.
1. Gli occhiali registrano sempre tutto quello che vedo?
Assolutamente no. I Ray-Ban Meta non registrano in continuo. La registrazione deve essere attivata volontariamente dall’utente premendo un tasto o usando la voce. I video hanno una durata limitata (di default 60 secondi, estendibili a 3 minuti).
2. Come faccio a sapere se qualcuno mi sta registrando?
Meta ha inserito un LED di notifica molto visibile sulla parte frontale della montatura. Quando l’occhiale sta scattando o registrando, il LED bianco lampeggia. Se l’utente cerca di coprire il LED (ad esempio con del nastro adesivo), l’occhiale se ne accorge e blocca la fotocamera.
3. Posso fare dirette Instagram o Facebook?
Sì, questa è una delle funzioni più amate. Puoi trasmettere in live streaming “in prima persona”. In questo caso, il LED rimane acceso fisso per avvisare chi ti sta intorno che sei “in onda”.
4. La qualità è buona o sgranata?
La fotocamera è da 12 Megapixel ultra-grandangolare. La qualità è sorprendente, paragonabile a un ottimo smartphone di fascia media, perfetta per i social. Non è una “spy-cam” di bassa qualità.
5. Hanno l’audio? Posso ascoltare musica?
Sì, hanno degli speaker “open-ear” nelle aste. Puoi ascoltare musica o podcast senza isolarti dal mondo (senti i rumori ambientali). Hanno anche 5 microfoni per chiamate nitide o per registrare video con audio immersivo.
6. Quanto dura la batteria?
Con un uso misto durano circa 4 ore. La custodia funge da caricabatterie (come le AirPods) e offre fino a 32 ore di autonomia totale.
7. Esistono anche Oakley Smart?
Attenzione: attualmente la partnership per le fotocamere è esclusiva con Ray-Ban (serie Meta). Oakley produce occhiali performanti che possono avere tecnologie Bluetooth o Audio, ma se cercate la funzione foto/video integrata nello stile classico, oggi il riferimento è Ray-Ban Meta Wayfarer o Headliner.
Conclusioni: Il futuro è inevitabile
Il divieto di MSC è un segnale forte: la società non è ancora pronta a digerire l’onnipresenza delle telecamere indossabili. È probabile che altre compagnie, hotel e palestre seguiranno l’esempio nel breve termine.
Tuttavia, fermare il vento con le mani è impossibile. Gli Smart Glasses diventeranno sempre più comuni, più utili (pensate alle traduzioni in tempo reale o alle indicazioni stradali sovraimpresse) e più integrati nella nostra vita. La soluzione, a mio avviso, non sarà il divieto totale, ma una nuova etichetta digitale. Dovremo imparare a convivere con questa tecnologia, rispettando gli spazi altrui senza rinunciare ai vantaggi dell’innovazione.
👓 Occhiali tondi o squadrati?
Qualunque sia la tua scelta, l’occhiale diventa parte del tuo volto. Scopri quale montatura ti valorizza di più e ti fa sentire a tuo agio.
Fai il Test Forma Viso →